Martedì 25 gennaio 2011
presso il salone dell'oratorio San Filippo Neri di S. Martino
di Mozzate alle ore 21.00
Cineforum: "Cielo d'ottobre"
Regia di Joe Johnston, 1999
Primo film sul tema "L'educazione al centro"
presso il salone dell'oratorio San Filippo Neri di S. Martino
di Mozzate alle ore 21.00
Cineforum: "Cielo d'ottobre"
Regia di Joe Johnston, 1999
Primo film sul tema "L'educazione al centro"
Negli anni '50, in un piccolo centro del Virginia Occidentale, Coalwood, il destino degli abitanti era segnato fin dalla loro nascita. La miniera di carbone che sorgeva nelle vicinanze dava lavoro, inevitabilmente, a quasi tutti gli abitanti. Homer Hickam Jr. (Jake Gyllenhaal) non era da meno; anche se le sue ambizioni miravano in alto, le sue possibilità economiche non gli avrebbero permesso di continuare gli studi, e, viste le sue doti non proprio atletiche, non sarebbe riuscito nemmeno a prendere una borsa di studio per meriti sportivi, come invece aveva fatto suo fratello Maggiore Jim.
Un giorno, quando nel cielo d'ottobre passò lo sputnik sovietico, decise che il suo destino non sarebbe stato quello che voleva suo padre John (Chris Cooper), sovrintendente alla miniera, che desiderava che suo figlio seguisse le sue orme.
Insieme ad un gruppo di amici decise di preparare un razzo e di lanciarlo nello spazio. Dopo diversi tentativi falliti, l'ultimo lancio riesce e il razzo vola alto nel cielo. Le speranze del ragazzo si esaltano, e la sua passione per l'astronautica e l'incoraggiamento della sua insegnante di chimica e fisica miss Riley (Laura Dern) lo portano a vincere una borsa di studio.La pellicola mostra come i sogni di un ragazzo possano avverarsi, nonostante tutto sembri dimostrare il contrario. Homer è un ragazzino come tanti, con delle ambizioni che non vengono accettate da suo padre, che si ritiene, a differenza del figlio, un uomo con i piedi per terra. Ma la perseveranza e la passione del ragazzo per l'astronautica lo porteranno ad ottenere il successo tanto sperato.
Un giorno, quando nel cielo d'ottobre passò lo sputnik sovietico, decise che il suo destino non sarebbe stato quello che voleva suo padre John (Chris Cooper), sovrintendente alla miniera, che desiderava che suo figlio seguisse le sue orme.
Insieme ad un gruppo di amici decise di preparare un razzo e di lanciarlo nello spazio. Dopo diversi tentativi falliti, l'ultimo lancio riesce e il razzo vola alto nel cielo. Le speranze del ragazzo si esaltano, e la sua passione per l'astronautica e l'incoraggiamento della sua insegnante di chimica e fisica miss Riley (Laura Dern) lo portano a vincere una borsa di studio.La pellicola mostra come i sogni di un ragazzo possano avverarsi, nonostante tutto sembri dimostrare il contrario. Homer è un ragazzino come tanti, con delle ambizioni che non vengono accettate da suo padre, che si ritiene, a differenza del figlio, un uomo con i piedi per terra. Ma la perseveranza e la passione del ragazzo per l'astronautica lo porteranno ad ottenere il successo tanto sperato.
Venerdì 28 gennaio 2011
presso il salone del Centro Giovanile in piazza S. Alessandro alle ore 21.00
"Emergenza bullismo"
incontro-dibattito in cui la dott.ssa Erika Valsecchi presenterà, attraverso il suo libro "Emergenza bullismo".
Un manuale pratico che affronta l'attualissima piaga del bullismo e si rivolge a tutte le figure che ruotano intorno a questo fenomeno: ragazzi, genitori, educatori. L'argomento "bullismo" viene sviscerato in tutti i suoi aspetti (che cos'è esattamente? chi è il bullo? chi è la vittima? dove avvengono gli atti di bullismo? perché esiste questa "piaga" sociale?) e viene analizzato sia dal punto di vista degli adulti (prima parte) sia da quello dei ragazzi (seconda parte). La seconda parte verrà stampata al contrario rispetto alla prima proprio per sottolineare anche graficamente la diversità d'approccio alla tematica e sarà arricchita da 20 schede intuitive e colorate. Tutto il volume si rifà ai fatti dell'attualità; offre inoltre consigli e suggerimenti pratici agli educatori (insegnanti, genitori...) che si trovano a combattere il bullismo e agli stessi ragazzi che ne sono protagonisti o vittime.
Venerdì 25 febbraio 2011
presso il salone del Centro Giovanile in piazza S. Alessandro alle ore 21.00
"Adolescenti in bottiglia: che fare?"
incontro-dibattito in cui la dott.ssa Erika Valsecchi presenterà, attraverso il suo libro "Adolescenti in bottiglia. Ragazzi e alcol: che fare?" la piaga dell'alcolismo giovanile.
"Prima l'uomo beve un bicchiere, poi il bicchiere beve un bicchiere, infine il bicchiere beve l'uomo" (proverbio giapponese). Così rischia di succedere ai nostri ragazzi, che si avvicinano sempre più presto all'alcol (in media 11-12 anni). Oggi il consumo di bevande alcoliche da parte dei giovanissimi è incentivato da forti pressioni non solo culturali e sociali, ma anche commerciali. Meno vino, più birra e superalcolici. Non più a tavola, ma nei pub, nelle birrerie e nelle discoteche, una volta la settimana. L'alcol è diventato un ingrediente fondamentale della "cultura dello sballo". In queste pagine - nate dal lavoro "sul campo" - adulti (genitori, insegnanti, educatori) e ragazzi troveranno informazioni e indicazioni pratiche per evitare che i giovani affoghino "in bottiglia".
Lunedì 28 marzo 2011
presso il salone del Centro Giovanile in piazza S. Alessandro alle ore 21.00
Cineforum: "L'onda"
Secondo film sul tema "L'educazione al centro"
REGIA: Dennis Gansel
Soggetto tratto dal racconto di William Ron Jones
Proiezione gratuita, al termine dibattito col dott. Wong
presso il salone del Centro Giovanile in piazza S. Alessandro alle ore 21.00
Cineforum: "L'onda"
Secondo film sul tema "L'educazione al centro"
REGIA: Dennis Gansel
Soggetto tratto dal racconto di William Ron Jones
Proiezione gratuita, al termine dibattito col dott. Wong
Durante la settimana a tema un insegnante di una scuola superiore tedesca, Rainer Wenger, si trova a dover affrontare il tema dell'autocrazia, benché egli avesse preferito quello dell'anarchia, più vicino ai suoi ideali. Gli studenti, inizialmente annoiati dall'argomento, non credono possibile che una nuova dittatura possa essere instaurata nella moderna Germania, poiché la gente ha imparato dagli errori del passato. L'insegnante decide allora di organizzare un esperimento, in modo tale da dimostrare agli allievi come le masse possano essere facilmente manipolate. L'esperimento coinvolge la classe stessa e ha inizio con la scelta di un leader, il quale viene individuato nell'insegnante, e l'imposizione di alcune regole basilari. Wenger, per far sì che la classe cominci ad essere più unita, cambia la disposizione dei banchi, in modo tale che i gruppetti di amici vengano stravolti e gli studenti meno bravi possano trovarsi vicino a quelli più bravi, aiutandosi l'un l'altro e migliorando nel complesso i risultati della classe. Infine, quando gli studenti vogliono dire qualcosa ad alta voce, devono alzarsi in piedi e dare risposte brevi e concise. Wenger mostra inoltre ai suoi studenti come l'effetto di marciare all'unisono possa farli sentire un'unica entità.
Il passo successivo all'identificazione del gruppo, è quello di dargli un nome, scelto tra varie proposte degli studenti e selezionato tramite votazione. Viene scelto "L'onda" ("Die Welle") e viene ideato anche un apposito logo. Ogni studente dovrà poi indossare una sorta di divisa, costituita da camicia bianca e jeans, in modo tale da rimuovere le distinzioni individuali e di classe. Inoltre viene inventato un saluto, ovvero la simulazione, fatta con il braccio destro, di un'onda. Due ragazze, Carol (Karo) e Mona, non accettano le decisioni del gruppo e abbandonano l'esperimento, disgustate da come la classe abbia abbracciato in modo acritico gli ideali dell'Onda.
I ragazzi del gruppo iniziano a diffondere nell'intera città il logo dell'Onda per mezzo di adesivi e bombolette spray, verniciando addirittura le impalcature che nascondono il municipio; iniziano, inoltre, a tenere feste in cui solo i membri del movimento sono autorizzati a partecipare, discriminando chi non ne fa parte. Un giovane in particolare, Tim, un ragazzo che sin dall'inizio del film si capisce essere insicuro, sottomesso al più forte e anche psicolabile, inizia a identificarsi in modo ossessivo col gruppo, visto che soltanto al suo interno riesce a sentirsi finalmente accettato. Egli si propone perfino di diventare la guardia del corpo di Wenger, ossessionando lui e la fidanzata.
La forza dell'Onda è sempre più dirompente e ben presto il progetto sembra sfuggire di mano al suo stesso ideatore, il quale non riesce a porvi fine prima che esso conduca a tragiche conseguenze e spiacevoli episodi di violenza; Wenger infatti, soffrendo di un complesso di inferiorità rispetto agli altri professori, si sentirà estremamente coinvolto dal gruppo in quanto suo leader, rendendosi "cieco" a quello che il gruppo in realtà sta diventando. Solo quando Marco va a casa del professore e gli fa aprire gli occhi sulla negatività che sta portando l'esperimento, si rende conto di quanto sta accadendo e decide, prima che sia troppo tardi, di sciogliere il movimento. A questo punto Tim, vedendo distrutta l'unica cosa in cui credeva, perde completamente il senno e, minacciando i presenti con una pistola, prima spara alla spalla ad un altro ragazzo e poi si uccide. L'iniziale convinzione degli studenti sull'impossibilità della nascita di una nuova dittatura in Germania risulta così clamorosamente e dolorosamente smentita dai fatti, mentre Wenger, responsabile dell'accaduto, viene arrestato (o forse si fa arrestare) dalla polizia.
Il passo successivo all'identificazione del gruppo, è quello di dargli un nome, scelto tra varie proposte degli studenti e selezionato tramite votazione. Viene scelto "L'onda" ("Die Welle") e viene ideato anche un apposito logo. Ogni studente dovrà poi indossare una sorta di divisa, costituita da camicia bianca e jeans, in modo tale da rimuovere le distinzioni individuali e di classe. Inoltre viene inventato un saluto, ovvero la simulazione, fatta con il braccio destro, di un'onda. Due ragazze, Carol (Karo) e Mona, non accettano le decisioni del gruppo e abbandonano l'esperimento, disgustate da come la classe abbia abbracciato in modo acritico gli ideali dell'Onda.
I ragazzi del gruppo iniziano a diffondere nell'intera città il logo dell'Onda per mezzo di adesivi e bombolette spray, verniciando addirittura le impalcature che nascondono il municipio; iniziano, inoltre, a tenere feste in cui solo i membri del movimento sono autorizzati a partecipare, discriminando chi non ne fa parte. Un giovane in particolare, Tim, un ragazzo che sin dall'inizio del film si capisce essere insicuro, sottomesso al più forte e anche psicolabile, inizia a identificarsi in modo ossessivo col gruppo, visto che soltanto al suo interno riesce a sentirsi finalmente accettato. Egli si propone perfino di diventare la guardia del corpo di Wenger, ossessionando lui e la fidanzata.
La forza dell'Onda è sempre più dirompente e ben presto il progetto sembra sfuggire di mano al suo stesso ideatore, il quale non riesce a porvi fine prima che esso conduca a tragiche conseguenze e spiacevoli episodi di violenza; Wenger infatti, soffrendo di un complesso di inferiorità rispetto agli altri professori, si sentirà estremamente coinvolto dal gruppo in quanto suo leader, rendendosi "cieco" a quello che il gruppo in realtà sta diventando. Solo quando Marco va a casa del professore e gli fa aprire gli occhi sulla negatività che sta portando l'esperimento, si rende conto di quanto sta accadendo e decide, prima che sia troppo tardi, di sciogliere il movimento. A questo punto Tim, vedendo distrutta l'unica cosa in cui credeva, perde completamente il senno e, minacciando i presenti con una pistola, prima spara alla spalla ad un altro ragazzo e poi si uccide. L'iniziale convinzione degli studenti sull'impossibilità della nascita di una nuova dittatura in Germania risulta così clamorosamente e dolorosamente smentita dai fatti, mentre Wenger, responsabile dell'accaduto, viene arrestato (o forse si fa arrestare) dalla polizia.
Lunedì 4 aprile 2011
presso il salone del Centro Giovanile in piazza S. Alessandro alle ore 21.00
Cineforum: "Les Choristes"
Terzo film sul tema "L'educazione al centro"
Proiezione gratuita, al termine dibattito col dott. Wong
presso il salone del Centro Giovanile in piazza S. Alessandro alle ore 21.00
Cineforum: "Les Choristes"
Terzo film sul tema "L'educazione al centro"
Proiezione gratuita, al termine dibattito col dott. Wong
Francia, 1949. Un compositore fallito, interpretato da Gerard Juniot con la sensibilità misurata di un grande e dignitoso perdente, viene assunto come sorvegliante in un istituto di rieducazione per minori ma, alla severità del cinico direttore, contrappone la dolcezza delle sue lezioni di musica. L'opera prima di Christophe Barratier - nipote di Jacques Perrin, qui attore e produttore - è stata un vero e proprio fenomeno in patria: campione di incassi sia la pellicola, sia il cd della colonna sonora, è la scelta della Francia per concorrere all'Oscar.
Il film funziona nelle parti in cui emerge il legame fra il professore e i suoi allievi: nelle lezioni di armonia musicale e umana, nell'insegnamento del rispetto, nella capacità di ascoltare canto e cuore dei bambini difficili. Emozionano le voci angeliche del coro, commuove l'orfanello che attende ogni sabato l'arrivo dei genitori, divertono i goffi ma infallibili sforzi di Juniot per conquistare la stima e la simpatia dei ragazzini.
Il film perde, invece, compattezza e freschezza nelle parti di contorno: la cornice ambientata nel presente è superflua, i personaggi adulti secondari finiscono per essere delle macchiette e alcuni punti chiave della sceneggiatura restano lacunosi e mal sviluppati.
Un po' più di concisione avrebbe giovato ai ragazzi del coro.
Il film funziona nelle parti in cui emerge il legame fra il professore e i suoi allievi: nelle lezioni di armonia musicale e umana, nell'insegnamento del rispetto, nella capacità di ascoltare canto e cuore dei bambini difficili. Emozionano le voci angeliche del coro, commuove l'orfanello che attende ogni sabato l'arrivo dei genitori, divertono i goffi ma infallibili sforzi di Juniot per conquistare la stima e la simpatia dei ragazzini.
Il film perde, invece, compattezza e freschezza nelle parti di contorno: la cornice ambientata nel presente è superflua, i personaggi adulti secondari finiscono per essere delle macchiette e alcuni punti chiave della sceneggiatura restano lacunosi e mal sviluppati.
Un po' più di concisione avrebbe giovato ai ragazzi del coro.
Lunedì 11 aprile 2011
presso il salone del Centro Giovanile in piazza S. Alessandro alle ore 21.00
Cineforum: "Stand by me"
Terzo film sul tema "L'educazione al centro"
Proiezione gratuita, al termine dibattito col dott. Wong
presso il salone del Centro Giovanile in piazza S. Alessandro alle ore 21.00
Cineforum: "Stand by me"
Terzo film sul tema "L'educazione al centro"
Proiezione gratuita, al termine dibattito col dott. Wong
Estate 1959: Gordon "Gordie" Lachance, Chris Chambers, Teddy Duchamp e Vern Tessio sono quattro amici dodicenni che vivono nella piccola cittadina dell'Oregon di Castle Rock, e si preparano a passare al ginnasio. Un giorno Vern, cercando dei soldi che aveva sotterrato, ascolta per caso la conversazione tra suo fratello maggiore Billy e un amico, viene a conoscenza che i due, dopo aver rubato una macchina per fare un giro fuori città, si sono imbattuti casualmente nel cadavere di un ragazzino e non ne hanno denunciato il ritrovamento alla polizia a causa del furto appena commesso.
Vern corre a raccontarlo agli amici, i quali capiscono che si tratta del corpo di Ray Brower, un ragazzo scomparso tre giorni prima, dopo essersi allontanato da Castle Rock per raccogliere mirtilli. I quattro ragazzi, spinti dal desiderio - ognuno per un motivo diverso - di riscattarsi e diventare degli eroi agli occhi di tutti, decidono di andare alla ricerca del corpo e si mettono in cammino lungo i binari della ferrovia. Alla fine, dopo aver superato mille ostacoli, fra cui anche quello di doversi scontrare con i più grandi (una banda guidata dal bulletto Asso Merrill), trovano il cadavere. Durante il viaggio sono però maturati a tal punto da pensare che una telefonata anonima alla polizia sia la cosa migliore.
Molti anni dopo, Gordie, ormai adulto e con figli, coronato il sogno di divenire uno scrittore, apprende da un giornale la notizia della morte di Chris (accoltellato perché aveva cercato di porre fine a una lite). Decide allora di scrivere un nuovo romanzo, in cui narra la storia del loro viaggio alla ricerca del corpo di Ray Brower. Sua è la voce fuori campo che accompagna lo spettatore per tutto il film.
Vern corre a raccontarlo agli amici, i quali capiscono che si tratta del corpo di Ray Brower, un ragazzo scomparso tre giorni prima, dopo essersi allontanato da Castle Rock per raccogliere mirtilli. I quattro ragazzi, spinti dal desiderio - ognuno per un motivo diverso - di riscattarsi e diventare degli eroi agli occhi di tutti, decidono di andare alla ricerca del corpo e si mettono in cammino lungo i binari della ferrovia. Alla fine, dopo aver superato mille ostacoli, fra cui anche quello di doversi scontrare con i più grandi (una banda guidata dal bulletto Asso Merrill), trovano il cadavere. Durante il viaggio sono però maturati a tal punto da pensare che una telefonata anonima alla polizia sia la cosa migliore.
Molti anni dopo, Gordie, ormai adulto e con figli, coronato il sogno di divenire uno scrittore, apprende da un giornale la notizia della morte di Chris (accoltellato perché aveva cercato di porre fine a una lite). Decide allora di scrivere un nuovo romanzo, in cui narra la storia del loro viaggio alla ricerca del corpo di Ray Brower. Sua è la voce fuori campo che accompagna lo spettatore per tutto il film.
Venerdì 20 maggio 2011
presso il salone del Centro Giovanile in piazza S. Alessandro alle ore 21.00
"Chiamarlo amore non si può"
La donna e la violenza tra le mura domestiche
Sabrina Ditaranto, sostituto procuratore a Varese, analizza dal punto di vista giuridico, e indirettamente psicologico, il problema della violenza sulle donne tra le mura domestiche.
presso il salone del Centro Giovanile in piazza S. Alessandro alle ore 21.00
"Chiamarlo amore non si può"
La donna e la violenza tra le mura domestiche
Sabrina Ditaranto, sostituto procuratore a Varese, analizza dal punto di vista giuridico, e indirettamente psicologico, il problema della violenza sulle donne tra le mura domestiche.
Lunedì 13 giugno 2011 presso il salone del Centro Giovanile in piazza S. Alessandro alle ore 21.00 "Il priore di Barbiana" Film TV, prodotto dalla RAI, in due parti di 100' l'una sugli ultimi vent'anni del fiorentino don Lorenzo Milani (1923-67) che a Barbiana, nel Mugello, fondò una scuola popolare a tempo pieno, basata sul lavoro di gruppo di cui fu frutto il libro Lettere a una professoressa (1967) che, pur tra le accese polemiche che suscitò e al di là delle contingenze che lo dettarono, è diventato un classico della letteratura italiana del secondo Novecento. Scritto da Sandro Petraglia e Stefano Rulli e diretto con polita intensità dai due gemelli Frazzi, lo sceneggiato TV (compresso in 150' in un'edizione per le sale) racconta con onestà, rispetto, cauta dolcezza un Milani "evangelicamente corretto, purgato della sua componente più aspra e provocatoria" (M. Bernardini). Sobria, ben modulata interpretazione di Castellitto che suggerisce con discrezione questa figura di santo laico, capace di stare all'infinito dalla parte dei perdenti ("I poveri li avrete sempre con voi", dal discorso della Montagna). Attendibili i ragazzi. Fotografia di Franco Lecca, scene di Maurizia Narducci, costumi di Lia Morandini, musiche di Luis Bacalov. Messo in onda il 2 e il 3 dicembre 1997 da RAI 2 con quasi 7 milioni e mezzo di spettatori. Premio Flaiano 1998. La proiezione è aperta a tutti, ma è rivolta in particolare a coloro che parteciperanno alla gita culturale a Barbiana il 18 e 19 giugno prossimi. |
Sabato 18 e domenica 19 giugno 2011
Barbiana, San Gimignano e Volterra
Barbiana, San Gimignano e Volterra
Sabato 18 giugno
ore 5.00: partenza in autopullman dal piazzale del cimitero di Mozzate
ore 9.00: arrivo previsto a Vicchio/Barbiana (FI):
visita alla scuola e alla tomba di Don Milani http://www.donlorenzomilani.it/
ore 11.30: partenza per Poggibonsi (SI), arrivo all’hotel “Toscana Ambassador” pranzo e assegnazione delle camere (supplemento per camera singola).
ore 15.00: partenza per S. Gimignano (SI) per la visita alla città e per assistere alla “Ferie delle Messi”, manifestazione storica nelle vie e nelle piazze cittadine con bancarelle d’epoca di arti e mestieri del medioevo
ore 19.00: rientro in hotel, cena
Serata libera e pernottamento
Domenica 19 giugno
ore 7.30: colazione, partenza per Volterra (PI), visita alla città e S. Messa.
ore 12.30: pranzo presso il ristorante “La Vecchia Lira”(menù tipico: zuppa alla volterrana, penne al rogo,manzo chianino al forno con patate arrosto, dolce della casa - bevande escluse)
ore 15.00: partenza con sosta a Lerici (SP)
ore 19.00: partenza per Mozzate (arrivo verso le 23.00)
ore 5.00: partenza in autopullman dal piazzale del cimitero di Mozzate
ore 9.00: arrivo previsto a Vicchio/Barbiana (FI):
visita alla scuola e alla tomba di Don Milani http://www.donlorenzomilani.it/
ore 11.30: partenza per Poggibonsi (SI), arrivo all’hotel “Toscana Ambassador” pranzo e assegnazione delle camere (supplemento per camera singola).
ore 15.00: partenza per S. Gimignano (SI) per la visita alla città e per assistere alla “Ferie delle Messi”, manifestazione storica nelle vie e nelle piazze cittadine con bancarelle d’epoca di arti e mestieri del medioevo
ore 19.00: rientro in hotel, cena
Serata libera e pernottamento
Domenica 19 giugno
ore 7.30: colazione, partenza per Volterra (PI), visita alla città e S. Messa.
ore 12.30: pranzo presso il ristorante “La Vecchia Lira”(menù tipico: zuppa alla volterrana, penne al rogo,manzo chianino al forno con patate arrosto, dolce della casa - bevande escluse)
ore 15.00: partenza con sosta a Lerici (SP)
ore 19.00: partenza per Mozzate (arrivo verso le 23.00)
barbiana_san_gimignano_volterra_guida.pdf |
Martedì 5 luglio 2011
Serata all'opera presso il Teatro alla Scala di Milano "L'Italiana in Algeri" di Gioacchino Rossini
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Martedì 4 e martedì 11 ottobre 2011
Presso il Centro Giovanile parrocchiale di Mozzate alle ore 21.00
"L'elmo di Scipio"
Nel 150° anniversario dell'unità d'Italia, il Centro Culturale propone due serate in cui vengono ripercorsi, attraverso la storia del cinema, ed in particolare i film su Scipione l'Africano, gli anni dell'Italia post-unitaria.
Relatore delle due serate: dott. Roberto Turconi
Presso il Centro Giovanile parrocchiale di Mozzate alle ore 21.00
"L'elmo di Scipio"
Nel 150° anniversario dell'unità d'Italia, il Centro Culturale propone due serate in cui vengono ripercorsi, attraverso la storia del cinema, ed in particolare i film su Scipione l'Africano, gli anni dell'Italia post-unitaria.
Relatore delle due serate: dott. Roberto Turconi
Domenica 16 ottobre 2011
Piacenza, Castell'Arquato e Castello di Gropparello
ore 6.30: partenza
ore 8.00: arrivo a Piacenza e visita guidata della città
ore 10.00: partenza per Castell’Arquato, s. messa e visita guidata del centro storico
ore 13.00: pranzo presso il ristorante “La Rocca da Franco” – (menù dello Scudiero: salumi tipici e tortino di verdure - lasagnette duchessa e pisarei e fasò - noce di vitello al cartoccio con contorni di stagione - dolce madamigella Mara – caffè - Vini D.O.C. piacentini: 1/4 di vino e 1/2 d’acqua a persona)
ore 15.30: partenza per il Castello di Gropparelloe visita guidata al maniero
ore 18.00: partenza per Mozzate e arrivo previsto per le ore 20.00
Piacenza, Castell'Arquato e Castello di Gropparello
ore 6.30: partenza
ore 8.00: arrivo a Piacenza e visita guidata della città
ore 10.00: partenza per Castell’Arquato, s. messa e visita guidata del centro storico
ore 13.00: pranzo presso il ristorante “La Rocca da Franco” – (menù dello Scudiero: salumi tipici e tortino di verdure - lasagnette duchessa e pisarei e fasò - noce di vitello al cartoccio con contorni di stagione - dolce madamigella Mara – caffè - Vini D.O.C. piacentini: 1/4 di vino e 1/2 d’acqua a persona)
ore 15.30: partenza per il Castello di Gropparelloe visita guidata al maniero
ore 18.00: partenza per Mozzate e arrivo previsto per le ore 20.00
piacenza_castellarquato_castello_di_gropparello_guida.pdf |
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Venerdì 28 ottobre 2011
Presso l'aula magna dell'Istituto Ludovico Pavoni di Tradate:
Giorgia Benusiglio presenta il suo libro:
"Vuoi trasgredire? Non farti!"
L'autrice racconta a ragazzi e genitori la sua esperienza. A 17 anni, per aver assunto mezza pastiglia di ecstasy, subisce un trapianto di fegato durato ben diciotto ore. La vita di Giorgia, che dice di essere viva per miracolo, cambia per sempre e oggi, diventata donna, Giorgia si reca nelle scuole a raccontare la sua esperienza affichè i ragazzi possano conoscere cosa comporta l'assunzione di droghe.
Al termine della serata la premiazione dei ragazzi che hanno vinto il concorso dal titolo:
Sballiamoci... ma solo con le parole!
Presso l'aula magna dell'Istituto Ludovico Pavoni di Tradate:
Giorgia Benusiglio presenta il suo libro:
"Vuoi trasgredire? Non farti!"
L'autrice racconta a ragazzi e genitori la sua esperienza. A 17 anni, per aver assunto mezza pastiglia di ecstasy, subisce un trapianto di fegato durato ben diciotto ore. La vita di Giorgia, che dice di essere viva per miracolo, cambia per sempre e oggi, diventata donna, Giorgia si reca nelle scuole a raccontare la sua esperienza affichè i ragazzi possano conoscere cosa comporta l'assunzione di droghe.
Al termine della serata la premiazione dei ragazzi che hanno vinto il concorso dal titolo:
Sballiamoci... ma solo con le parole!